Tabara Ciocanari 2024

Avete mai riflettuto su cosa sia un sogno collettivo? È un desiderio che non solo è voluto da un gruppo di persone, ma che è formato dai singoli sogni di ogni suo componente. Questa è la realtà della missione del movimento in Romania: un grande sogno collettivo costruito da centinaia di persone nel corso degli anni. Tuttavia, parlare dei decenni necessari per realizzare quest'opera non permette di cogliere pienamente l'importanza del contributo di ognuno. Per questo, vorrei condividere la mia esperienza.

Quest’estate ho trascorso due settimane in Romania. Durante la prima di queste il gruppo di volontari con cui sono partita è stato diviso a metà. Sei ragazzi sono andati al “Villaggio dei Ragazzi Fabio Sergio Guido” di Ciocănari a svolgere un campo lavoro, che, come potete ben capire dal nome, ha previsto una serie di attività di manutenzione e di sistemazione del luogo (scartavetrare cancelli, ridipingere strutture, lavorare nel meleto, sistemare giardini). Gli altri si sono recati a Dărmănești per trascorrere una settimana di tabără, un grest con i bambini del posto. In seguito, nella seconda settimana, tutto il gruppo si è riunito al Villaggio dei Ragazzi.

Io ho vissuto l’intera esperienza a Ciocănari e, grazie alla permanenza della prima settimana ho potuto notare quanto un sogno collettivo possa davvero diventare immenso. Poi, in un solo giorno, con l’arrivo dei ragazzi da Dărmănești, siamo passati da meno di dieci persone ad una trentina. Con il loro arrivo, ho capito che i desideri e gli obiettivi di ognuno erano uniti dalla volontà di essere lì, in Romania, e dalla voglia di prendere parte ad un progetto molto più grande di noi, ma che riesce ad accogliere sempre a braccia aperte.

Al villaggio ho conosciuto molte delle persone che ricevono aiuto da quella realtà, dai più giovani ai più anziani. Nel relazionarmi con loro ho ragionato molto su una domanda posta da un’altra volontaria del gruppo: “Ma questi bambini hanno delle aspettative, dei sogni per il loro futuro?”. 

Questo quesito mi ha davvero fatto comprendere l'importanza di tutto ciò che avevamo fatto fino a quel momento: permettere alle persone di avere progetti, di sperare in una vita felice, nonostante le difficili condizioni in cui si trovano alcuni dei bambini che abbiamo conosciuto.

In conclusione, posso dire che tutti noi volontari abbiamo capito che la nostra presenza lì non era solo un contributo all’esperienza collettiva, ma anche un passo importante verso i nostri sogni individuali, per quanto diversi potessero essere.

Questo è quello che è stato per me la Romania, un tassello importante del puzzle che compone i miei sogni, ma anche un ponte che mi ha permesso di prendere parte ad un grande sogno condiviso da molti altri.

- ridipingendo una delle facciate dell’asilo del villaggio di Ciocanari




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