Educazione alla cittadinanza attiva nelle scuole
Durante la primavera dello scorso anno, un’insegnante delle scuole medie Bresadola di Trento, ci ha chiesto se avremmo potuto organizzare delle ore nella sua classe per la nuova materia educazione alla cittadinanza. Voleva che portassimo un po’ delle testimonianze dei viaggi e delle attività fatte con C’è Campo; testimonianze di vita semplici e dirette che ci hanno toccato direttamente. Con altri ragazzi ci siamo trovati un paio di volte online, a causa del covid, per organizzare queste quattro ore totali, cercando di racchiudere in poche attività concetti significativi che toccassero e coinvolgessero ragazzi di 12/13 anni. In particolare durante l’incontro che ho fatto io, insieme ad Emanuela, consisteva in una attività sui pregiudizi: un gioco che aveva l’intento di conoscere e far uscire le opionioni di tutti e confrontarsi, riuscire a cogliere i pensieri che si hanno alle prime impressioni e scavarci dietro; abbiamo posto ai bimbi anche tante domande.
Sia io che Emanuela eravamo esageratamente agitate, ma appena entrate in classe, questa è stata sorprendente, non solo erano ragazzi molto intelligenti e curiosi ma ci hanno fatto sentire subito a nostro agio.
Avevamo tutta la loro attenzione, l’attività non l’abbiamo neanche finita, perché ognuno ci teneva a dire la sua, perché non ci sono stati momenti morti o mani non alzate. La preparazione è stata la parte più complessa, non sapevamo del loro entusiasmo e la principale paura era quelle che l’attività potesse sembrare noiosa, troppo banale o complessa. Quando ci siamo trovati per organizzare, prima insieme e poi io ed Emanuela per definire le ultime cose, è stato difficile scegliere argomenti e attività ma per quanto eramo incerti all’inizio, eravamo poi più che soddisfatti alla fine. Ricordo che quando è suonata la campanella mi è dispiaciuto e che in quel momento non vedevo l’ora di uscire dalla scuola per dire “Ma quanto è stato bello!” E la stessa mia reazione l’hanno avuta Emanuela e gli altri ragazzi che hanno presentato il secondo incontro. In quella classe c’è stato uno scambio, di opinioni e pensieri, abbiamo dato e abbiamo ricevuto, quindi sono felice di aver partecipato e che con me abbiamo partecipato anche loro.