Weekend di rientro 2024

Come ogni anno, dopo i nostri viaggi in Romania, ci siamo ritrovati a ottobre per un weekend di rientro, un’occasione speciale per ritrovarci, raccontarci e confrontarci. È stato un momento unico, durante il quale abbiamo avuto la possibilità di rivedere i nostri amici rumeni che ogni anno ci accompagnano e ci supportano nelle nostre esperienze. È stato un vero regalo scoprire che avevano fatto tanta strada per trascorrere con noi qualche giorno, una sorpresa che ci ha riempito di gioia.

Ci sono stati momenti di gioco, convivialità, e molti ex volontari sono venuti a trovarci, dedicandoci una serata. Durante questi giorni, abbiamo intrapreso un percorso che ci ha guidati attraverso un filo rosso tra sogno e realtà. Siamo partiti dai sogni e dalle aspettative che avevamo prima della partenza, per poi confrontarli con la realtà vissuta, l'essenza stessa dell’esperienza. Attraverso foto, disegni e momenti creativi, ci siamo raccontati a vicenda, ricordando non solo i momenti belli, ma anche le difficoltà che abbiamo affrontato.

L'imprevisto è stato un punto focale di riflessione; ci siamo osservati l’uno con l’altro, e poi ci siamo guardati allo specchio. È stato fondamentale parlarne e confrontarci, riflettendo sulle reazioni che abbiamo avuto. La presenza di Maria, Adi, Lori, Andrei e Madalin è stata importante e significativa. 

Il sabato sera, infine, abbiamo avuto il privilegio di ascoltare la testimonianza di Milena, una volontaria, una maestra, che ha condiviso con noi quelli che sono stati i suoi sogni e poi della sua esperienza in Ecuador. Una parola chiave che ci ha lasciato è stata "incontro", un concetto che è stato essenziale nel suo percorso e che ha avuto un grande impatto anche su di noi. Milena ci ha parlato delle persone che ha incontrato, dei gesti e delle parole che ha ricevuto, e di come questi abbiano cambiato la sua vita. "Un'esperienza è fatta di persone", ha detto Milena, e questo pensiero ci ha colpiti profondamente, facendoci riflettere su come ogni viaggio, ogni esperienza, sia realmente legata agli altri. Ci ha anche ricordato che sono le difficoltà a insegnarci e a farci crescere: non dobbiamo vederle come ostacoli, ma come opportunità per acquisire uno sguardo più consapevole e maturo. 

Alla fine del weekend, è arrivato il momento dei saluti. Questi momenti di conclusione non servono solo a ritrovarsi, ma a dare un significato profondo al "partire" e al "tornare". Il sogno, rappresentato dal partire e dal mettersi in gioco, si unisce alla realtà del tornare e portare con sé ciò che abbiamo vissuto, per farlo nostro nella vita quotidiana.

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Campo lavoro Sarbova 2024