Tabara Darmanesti 2023

Dopo la mia prima esperienza estiva con il campo lavoro non pensavo che la Romania potesse regalarmi molto di più; pensavo di aver già ricevuto più di ciò che potessi meritarmi o comunque più di ciò che potessi immaginarmi e invece, poi nel 2023 ho deciso di fare la tabara e ancora oggi faccio fatica ad esplicitare a parole ciò che ho vissuto.
Dentro di me è come se l'anno scorso si fosse acceso un fuoco, che nella tabara è stato semplicemente alimentato ancora di più, ma in un modo così naturale che è difficile spiegare.

Queste esperienze hanno davvero influenzato il mio modo di vivere e di vedere il mondo. Certo non è stato sempre semplice, ogni giorno di tabara arrivavo a sera sempre più stanca, ma una persona un giorno mi disse: "Se arrivi a fine giornata, senza essere stanca e con ancora mille energie in corpo, vuol dire che non ti sei vissuta a pieno la tabara"
Ed è vero! Come dargli torto?

È straordinaria la gioia che sperimenti in quei giorni a contatto con bambini che, magari non saranno ricchi materialmente, ma che dentro hanno una ricchezza, che forse nemmeno conoscono, ma che trasmettono ordinariamente, senza chiedere nulla in cambio, l'unica cosa che devi fare tu è decidere di divertirti, metterti in gioco e portargli un sorriso mentre cerchi di spiegar loro un gioco di gruppo in una lingua che non conosci.

Se mi dovessero chiedere di riassumere questa esperienza in una parola, direi semplicemente meraviglia.
Vi capita mai di fermarvi e pensare a cosa sia questa strana emozione, che da bambini ci accompagna quotidianamente, e che crescendo un po' perdiamo a causa della frenesia di tutti i giorni?
È come se in Romania fossi ritornata bambina e avessi sperimentato nuovamente questa bellissima emozione.
Essa è davvero ovunque ed è talmente varia, che racchiude più momenti e riflessioni.
La meraviglia è trovare di prima mattina dell'ottimo caffè preparato con cura da suor Buni e suor Monica;
è accorgersi che anche nel lavoro e nella fatica si può trovare vero divertimento e soddisfazione; è rendersi conto che cose che per tutti noi possono essere scontate e superficiali, per bambini, non troppo lontani da qui, rappresentano novità sorprendenti e spesso inarrivabili.

Meraviglia è ritrovarsi alle 11 di sera a disegnare facce di asini da attaccare a palloni da yoga per simulare gli animali nella scenetta del giorno dopo, oppure improvvisare una coreografia su una canzone disney con spontaneità e naturalezza.
Meraviglia è decidere a tarda sera di danzare su canzoni tipiche, con i piedi doloranti, fino a sfinirsi, non importa quanto sia stata lunga la giornata.

Meraviglia è vedere gli occhi pieni di gioia di un bambino che ti si avvicina con un tacchino in braccio.
Meraviglia è imparare a usare un decespugliatore, o decidere di montare un campo da pallavolo e far uscire tutta la competitività che si ha in corpo nonostante la stanchezza accumulata nella giornata.
Meraviglia è un bambino rumeno che non conosce l'italiano ma prova a farti un complimento dicendoti “tu sei bellezza”
Meraviglia è ritrovarsi intorno a un fuoco scoppiettante per concludere una settimana di impegno, fatica e condivisione.
In quei dieci giorni ho imparato una lezione bellissima che vorrei condividere con voi, nella vita non tutto ciò che ti accade dipende completamente da te, ma una cosa puoi deciderla ed è quella di prendere una valigia leggera, salire su un treno: carrozza meraviglia, lato finestrino, vicino all’imprevedibile.

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